Casi (s)fortunati

trasformare artisticamente

Una volta Beatrice incontrò Dante. Che caso sfortunato! Se solo non si fossero chiamati così non sarebbero mai stati condannati a vivere una poesia.

Beatrice era una ragazza madre.

Questo Dante non poteva accettarlo.

E tutta la storia della donna angelicata?

Ah, se solo Dante non si fosse chiamato così!

Il nome è una condanna.

La poesia è una condanna.

Gli ideali. Quelli poi sono proprio una condanna…

ogni volta che nel mondo si incontreranno un Dante e una Beatrice sarà una condanna.

Ci sono solo due soluzioni:

il desiderio di redimere la storia dell’irrangiungibilità della donna angelicata.

Oppure quella più semplice, senza fatica e senza rivoluzione, quella dei nostri tempi:

non sapere che ci sono stati già un Dante e una Beatrice che un giorno, tanto tempo fa, si incontrarono senza incontrarsi mai.

Non sapere risolve le cose. in modo silenzioso. senza rivoluzione.

Ogni giorno è solo un oggi. e ogni ieri al massimo è una bugia. ma pr carità, non una poesia.

 

Un giorno Paolo e Francesca si incontrarono.

Ecco, quello fu un caso davvero fortunato. Se ti chiami Paolo non puoi che amare una Francesca.

E’ scritto così nell’universo ormai.

E per questo morirai.

Ecco, questa è una storia a lieto fine.

29 Gennaio 2013
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