
Gli specchi fanno riflettere
interpretare politicamenteE se invece di sentirsi inadatti al proprio tempo e al proprio ruolo, ci si concentrasse a procurarsi le armi giuste per combattere ogni battaglia, o, ancora meglio, gli strumenti perfetti per schivare direttamente i colpi?
La seconda soluzione è da prediligere, per un solo motivo: se vinci le battaglie che ti si presentano oggi, non vinci assolutamente nulla.
Il nemico può proiettarsi sui volti dei tuoi cari, può annidarsi tra i loro i denti, soprattutto covare nelle loro rivendicazioni da trentenni, che solo ora necessitano chiaramente di un’identità e un profilo definito. La scoperta dell’attivismo in tarda età è deleterio, perché in un momento in cui avrebbe dovuto raggiungere la maturità dell’ideale e l’apertura all’unità e alla collaborazione, torna ad essere rivendicativo, chiuso all’altro e, dunque, una semplice ennesima moda scambiata per attivismo.
La faccia peggiore del potere non è quella in penombra, in uno studio lussuoso del centro, che campeggia su abiti appena stirati. La faccia peggiore del potere è quella volgare del braccio destro, che non ha nulla da perdere ma ha tutto da guadagnare, che scodinzola festante di rabbia, perché è quello il motivo per cui esiste. E per il quale verrà ripagato con qualche ciotola di potere in più, con cui ingrassarsi, ubriacarsi e soffocare.
La faccia peggiore del potere sta tutta nell’effetto provocato sulle menti ottenebrate dal desiderio di averne.
Menti asservite a una brama indotta, a una bulimia rapace e spregiudicata che mostra la patologia come scaltrezza invidiabile.
La faccia peggiore del potere è quella dipinta sui volti di persone come te, esattamente come te e che proprio per questo cercano di ammazzarti, visto che se stesso è il suo peggior nemico.