artisticamente

  • yes!

    yes!

    trasformare artisticamente

    Allora, sì, lo so, ma non mi devi cacare il cazzo. Non è che perché sai abbinare i colori o conosci il tuo corpo che se hai i fianchi larghi non ti metti quella maglietta allora sei mejo te, che manco la sigla sei profilax fossi una dj anni ’90. No.
    Adesso me tocca spiegatte una cosa. [more]

  • balsamo, nodi e pettine

    balsamo, nodi e pettine

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    “Piangi pure, ma non cambiare. Tanto poi vedrai che i nodi verranno al pettine, sia in bene che in male… Tu continua a fare tutto in modo preciso!”
    Uno dei primi insegnamenti di mio padre. Credo facessi il liceo. E io non sono mai cambiata e non ho mai smesso di ritrovarmi a piangere, ma sti nodi al pettine quando ci arrivano, papà? [more]

  • Twistwer.

    Twistwer.

    trasformare artisticamente

    Certe notti, essendo una ragazzetta anni ’90, certi notti, come Libague mi concedo dei lirismi. Purtroppo non ci divento famosa e ricca come Ligabue, ma me li concedo lo stesso. Anzi forse il problema è proprio che il mio approccio epistemologico nei confronti del mondo sono l’entusiasmo, la paranoia e il lirismo e questo mi condurrà a morire giovane e povera. [more]

  • trasformare artisticamente

    Mentre l’ISIS è alle porte e abbatte statue di gesso, come se fossero vere, e uccide nei musei e le donne col velo, e le barche a Lampedusa e il trattato di Dublino; in Europa, sulle ali del futuro tedesco, la nevrosi si schianta contro se stessa. L’impero cede, ma ha i soldi per la propaganda. Achtung! Achuntg!

  • pornomanifesto

    pornomanifesto

    trasformare artisticamente

    Ciao, questo è per te che leggi sempre, ché lo vedo da google analytics che ti fai sempre gli affari miei. Ma, del resto, potresti oppormi che sono io a scrivere i fatti miei. Sì, si chiama pornografia, la mia. La tua, sia chiama voyerismo. Detto questo, passiamo alla mia creatività ( e alle tue frustrazioni).  [more]

  • Sulla strada (di Eugenio D’Agata)

    Sulla strada (di Eugenio D’Agata)

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    E mani che piano ghiacciano a questo assonnato vento di consolare, su segni di lacrime che li vedi sempre, in controluce. È un respiro complicato mentre gelate parole a ramona provano a sciogliersi a un timido sole che filtra da infranti sogni di fratellanza. Sugli angoli scioglievoli piramidi in sporco bianco e nero, a terra rattoppi a dislivelli che è un continuo e necessario su tutto sbandare. [more]