
filosofi poeti eroi e santi
interpretare filosoficamentequesto sito, come forse un po’ tutti i siti degli sviluppati di siti, è terribile. Non è responsive, tanto per cominciare, è aggiornato senza un calendario editoriale, non è integrato con i social network, che disdegno con tutta me stessa, nonostante sappia quanto siano importanti per l’indicizzazione.
Insomma, questo sito bada ai contenuti. Come non un sito di una sviluppatrice di siti, ma di una filosofa.
Ed ecco il dubbio amletico con cui vado a dormire stanotte, dopo 15 ore di lavoro da poco libera e molto professionista (il prossimo che mi dice che io con la piva faccio come mi pare lo ammazzo a morsi tipo walking dad, breaking death e black death mirror detective…. che confusione, sarà perché ti amo).
Filosofa o sviluppatrice? Molti tendono a separare. In modo snob, in modo ingenuo, in modo ignorante. Sono anche una donna! sottocultura (quella della donna) che non storicamente non afferisce a nessuna delle due categorie (non citiamo Rosa Luxemburg o Annah Arendt che sono troppo blasonate e mi dà fastidio: ché sembra che le filosofe debbano essere necessariamente di genere, per favore! allora è vero che le donne sono una sottocultura e non lamentatevi!). Ma lamentatevi chi?
Sto parlando a un ipotetico pubblico. Come si fa da bambini. O da ubriachi.
Ancora ricordo la mia prima pagina di diario. Non iniziava con “caro diario” ma al plurale, verso un pubblico di spettatori. Sì, sarò istrionica… ma timida. Come la maggior parte degli istrioni.
Vabbè, vado a dormire. Domani altre 15 ore di lavoro.
sarò filosofa o sviluppatrice? comunque non santa.
ilfautetretoujoursivre